Cosa vedere a Napoli

Il Cristo velato del Sanmartino è uno dei più grandi capolavori della scultura di tutti i tempi. Fin dal ’700 viaggiatori più o meno illustri sono venuti a contemplare questo miracolo dell’arte, restandone sconcertati e rapiti. Tra i moltissimi estimatori si ricorda Antonio Canova, che durante il suo soggiorno napoletano provò ad acquistarlo e si tramanda dichiarasse in seguito che avrebbe dato dieci anni di vita pur di essere lo scultore di questo marmo incomparabile. 

La cappella ospita  anche numerose altre opere di pregiata fattura o inusuali, come le macchine anatomiche, due corpi totalmente scarnificati dove è possibile osservare, in modo molto dettagliato, l’intero sistema circolatorio.

11 minuti a piedi | 900 Mt

La piazza del Gesù Nuovo, collocata sul decumano inferiore, è la piazza simbolo del centro storico di Napoli. Interamente pedonale, è dominata dall’imponente obelisco marmoreo dell’Immacolata ed è racchiusa dalla Chiesa del Gesù Nuovo, dal monastero di Santa Chiara e da storici palazzi nobiliari quali, ad esempio, il Palazzo Pandola, il Palazzo Pignatelli di Monteleone, il Palazzo Professa (attuale liceo “Eleonora Pimentel Fonseca”) ed il palazzo delle Congregazioni (attuale liceo “Genovesi”).

6 minuti a piedi | 500 Mt

Nel cuore del centro storico napoletano sorge l’antico Complesso Monumentale di Santa Chiara. La sua costruzione ebbe inizio nel 1310. La cittadella francescana fu realizzata costruendo due conventi: uno femminile per le clarisse e l’altro maschile per i frati minori francescani. La chiesa si presenta oggi nelle sue originarie forme gotiche, con una semplice facciata nella quale è incastonato un antico rosone traforato. Nel 1742 la chiesa subì delle modifiche per opera dell’architetto D. A. Vaccaro. Fastosi rivestimenti donarono al complesso un aspetto barocco. Il 4 agosto del 1943 la chiesa fu quasi del tutto distrutta da un bombardamento aereo. Essa fu ricostruita e restaurata secondo l’originario stile gotico. All’interno della struttura si può inoltre ammirare un Museo che conserva alcuni tesori scampati al bombardamento del 1943, uno stabilimento termale romano del I sec d.C. e un tradizionale presepe con pastori del Settecento e dell’Ottocento.

9 minuti a piedi | 700 Mt

La Certosa di San Martino fu consacrata nel 1368. Ad essa fu conferito uno stile prettamente gotico che nel 1600 sarà convertito in barocco. Sarà nel secolo successivo che verranno annessi la cappella della Maddalena, il Refettorio ed il Chiostrino.
Tra le personalità che vi operarono spiccano Giordano, Vaccaro e De Mura. Nel 1866 il Fiorelli costituirà il museo che era destinato a custodire le “patrie memorie” della città.

 Una ulteriore peculiarità del complesso, inoltre, è rappresentata dai suoi splendidi dipinti di pittura napoletana del Seicento, nonché il suo antico cortile.

  • Aperto tutti i giorni dalle ore 08:30 alle ore 19:30
  • Chiusa il mercoledì

21 minuti con la funicolare di Montesanto

Tra i suoi 28mila metri quadri di estensione (di cui circa la metà rappresentano la parte coperta del complesso) si snodano chiostri, cappelle, un cimitero, una farmacia e moltissimo altro ancora.

Nel chiostro grande, in particolare, molti restano affascinati e colpiti dalla presenza di decorazioni con teschi ed ossa, anche se sono i sotterranei gotici, riaperti al pubblico nel 2015 su prenotazione, ad incuriosire turisti e napoletani: si tratta di suggestivi ambienti appartenenti alle fondamenta trecentesche della Certosa, e quindi tra i più antichi a noi pervenuti dell’intera struttura, realizzati attraverso una successione di pilastri e volte ogivali a sostegno dell’intero complesso; un’opera davvero avanguardistica per quei tempi. All’interno, disseminati tra slarghi e corridoi che formano i sotterranei, sono esposte le opere in marmo della Sezione di sculture ed epigrafi, una raccolta che si è formata negli anni grazie ad acquisti, lasciti, donazioni, cessioni e depositi risalenti al periodo tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento.

Se avete un pò di tempo e voglia di camminare non potrete perdere la Pedamentina,  che con i suoi 414 scalini regala degli scorci di panorama meravigliosi! Si parte dalle scale adiacenti al piazzale di San Martino Risalente

La discesa fu destinata a congiungere due differenti zone della città di Napoli, vale a dire la Certosa di San Martino ed il Castel S. Elmo, collocati sulla collina del quartiere Vomero, ed il centro storico, posto a valle. In sostanza si tratta di vie di collegamento pedonale tra zone della città interessate da espansioni extra moenia, riconducibili perlopiù a quelle verificatesi nel corso del XVI secolo.
La salita fu anche utilizzata a scopi difensivi in caso d’assedi del vicino Castel S.Elmo.

Percorrendo la Pedamentina è possibile ammirare non soltanto il panorama del golfo, ma anche gli orti ed i giardini della Certosa. Così come le molteplici scalinate della città di Napoli, è ad oggi considerata un capolavoro urbanistico.

Piazza del Plebiscito è vicinissima al mare, incorniciata da quattro edifici di grande importanza storica e artistica: il Palazzo Reale, la Basilica di San Francesco di Paola, e due edifici simmetrici, la Prefettura e il Palazzo di Salerno. Il porticato semiellittico rievoca quello della Basilica di San Pietro a Roma.

Il gioco dei due cavalli. Di fronte alla Basilica di San Francesco di Paola si trovano infatti due statue equestri: una raffigura Carlo di Borbone e l’altra Ferdinando I. Furono fatte realizzare da Antonio Canova per festeggiare il ritorno dei reali borbonici dopo la parentesi napoleonica, tra il 1816 e il 1822.

Cos’è il gioco dei cavalli di Piazza Plebiscito? E’ una vera e propria attrazione per i turisti che si accingono a visitare la piazza con una superfice di circa 25mila metri quadrati. Il gioco consiste nell’attraversare la piazza bendati per 170 metri cercando di passare al centro dei due cavalli. Sembra semplice, vero? In realtà il gioco è difficile: prima della costruzione della Basilica la piazza aveva una forma irregolare, e ancora oggi è caratterizzata da una leggera pendenza della superficie che in qualche modo fa virare la persona bendata che puntualmente sbaglia traiettoria. 

16 minuti a piedi | 1200 Mt

Il Borgo Antico di Santa Lucia prende il nome dal santuario di Santa Lucia a Mare e si estende in un territorio che comprende Piazza Vittoria, via Chiatamone, via Partenope, l’isolotto di Megaride, con il Castel dell’Ovo ed il caratteristico Borgo Marinari, il Molosiglio, via Cesario Console ed il cosiddetto Pallonetto di Santa Lucia alle pendici del Monte Echia. In questo quartiere potrete, inoltre, ammirare la Fontana del Gigante, i resti della villa di Licinio Lucullo sul Monte Echia, i caratteristici vicoletti del Pallonetto, il monumento ad Umberto I di Achille Orsi ed il pittoresco porticciolo di pescatori.

18 minuti a piedi | 1400 Mt

Giardini del Molosiglio

Il giardino con vista mare occupa una superficie di di 21.000 metri quadrati. All’interno di esso vi si trovano alcune fontane monumentali: la fontana dei Papiri, la fontana delle Conchiglie e quella dei Leoni. Nei pressi dei giardini ci sono dei comodi chioschetti dove poter trovare ristoro dopo l’attività sportiva.    

Real Bosco di Capodimonte

Il polmone verde del capoluogo partenopeo è l’ideale per fare attività di corsa o di ginnastica. Ci si potrà allenare al cospetto di 134 ettari con oltre 400 diverse specie vegetali.    

Parco Virgiliano

Un’altra perla di rara bellezza della città di Napoli. Conosciuto anche come “parco della Rimembranza”, è un parco panoramico che sorge nel quartiere Posillipo, a Napoli. Si estende su un’area di circa 92.000 m² a 150 m s.l.m., sul promontorio della collina di Posillipo, che sotto il parco è attraversata dalla grotta di Seiano.  

Parco Fratelli De Filippo

Occupando un’area di 122.000 m², nel parco predomina la presenza del verde, con ampie aree a prato e zone alberate. All’interno, la grande piazza (che si affaccia su uno degli ingressi principali) è abbellita da una zona ciclabile e pedonale, con ampie sedute e fontane ornamentali. All’esterno del parco è presente una grande pista pedonale, vi è inoltre un circuito indicato da un tappeto rosso che rende la pista più adeguata all’attività sportiva.    

Villa Comunale di Napoli

La Villa Comunale di Napoli è un maestoso giardino che si estende per una superficie di oltre1 chilometro (pari a circa 110mila metri quadrati), e divide la Riviera di Chiaia dal Lungomare Caracciolo. E’ possibile accedere al parco da diversi ingressi laterali. Si tratta di uno dei più importanti giardini storici della città ed è stato recentemente ristrutturato e riaperto al pubblico dopo un lungo periodo di chiusura.    

Parco del Poggio

Nei pressi della zona più collinare costituita dai Colli Aminei sorge questo immenso spazio verde dove spesso vengono organizzati eventi ed iniziative culturali.    

Il Parco Urbano dei Camaldoli

Questo parco occupa una vasta superficie, pari a circa 1.000.000 mq. È situato a ridosso del monastero dei monaci camaldolesi, il noto Eremo dei Camaldoli, sulla cima della più alta collina partenopea. Il Parco gode di una vista davvero suggestiva su tutta la città di Napoli.   

Villa Floridiana

La Villa Floridiana è un monumento di grande valore artistico e storico situato nel cuore del Vomero. La villa è circondata da un bellissimo parco dove si alternano sentieri tortuosi e boschi ombrosi. La vista che si gode dalla Floridiana vi lascerà di sicuro a bocca aperta
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